Smaltimento dei fusti: come avviene?
Nel vasto panorama della questione ambientale, lo smaltimento dei rifiuti industriali ha un posto d’onore.
Gli imballaggi in particolare rappresentano un problema per il pianeta: voluminosi, pesanti e spesso contaminati da residui tossici, sono soggetti a innumerevoli regole e autorizzazioni.
La frequente tentazione di ricorrere a espedienti di dubbia onestà è testimoniata dai numerosi casi di cronaca relativi a fusti abbandonati: una condotta irresponsabile e pericolosa per chi la mette in atto e per l’ambiente.
Ma non è vero che siamo costretti a inventarci i più disparati stratagemmi per lo smaltimento di rifiuti come fusti metallici, fusti di plastica e cisternette: forse siamo soltanto male informati.
Esistono infatti realtà professionali in grado di gestire la fase finale del ciclo di vita di questi prodotti. Aziende dotate di tutte le doverose autorizzazioni, delle tecnologie più avanzate e soprattutto del know-how necessario al trattamento di una materia delicata come lo smaltimento degli imballaggi industriali.
Imballaggi industriali, l’importanza di smaltirli correttamente
Già nel 1997 il famoso Decreto Ronchi (D.L. 22/97), recependo le direttive europee in materia di smaltimento dei rifiuti, coltiva l’ambizione per così dire culturale di creare una consapevolezza diffusa nella cittadinanza a proposito di quello che si rivelerà poi uno dei nodi centrali dell’emergenza ambientale.
L’articolo 5 in particolare, oltre a delineare un perimetro di condizioni di sicurezza entro il quale effettuare lo smaltimento dei rifiuti (definito comunque fase residuale della loro gestione), prescrive la massima riduzione possibile di quelli avviati allo smaltimento “potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero”.
Ma cosa si fa con un fusto, in metallo o plastica, che ha esaurito il suo ciclo di vita? E con le più ingombranti cisternette?
Buone notizie, per te e per il pianeta: ti sorprenderà sapere che non solo esiste un percorso di smaltimento degli imballaggi rispettoso della legge e dell’ambiente, corretto e soprattutto praticabile; ma anche che quella che può sembrare la fine del ciclo di vita di fusti e cisternette talvolta non lo è.
Le stesse realtà professionali citate poco sopra sono infatti in grado di valutare le condizioni di questi imballaggi per poi mettere in atto, prima di procedere alla extrema ratio di un corretto smaltimento, proprio quei procedimenti virtuosi di riutilizzo, riciclaggio e recupero prescritti dalla normativa.
Vediamo di che realtà si tratta.
Fustameria: l’opzione sostenibile
La fustameria è l’attività di gestione professionale di rifiuti inquinanti e tossici presenti negli imballaggi.
I professionisti della fustameria sono figure altamente specializzate dotate di mezzi pensati ad hoc, di tutte le numerose autorizzazioni e certificazioni indispensabili e di una profonda conoscenza di regolamenti e procedure per il trattamento di questa delicata materia.
Figure provvidenziali per chi, gestendo attività potenzialmente inquinanti come per esempio l’industria chimica, quella cosmetica o quella farmaceutica, voglia assicurarsi di essere in regola rispetto allo smaltimento dei fusti.
Questa fase del ciclo produttivo, lo abbiamo già detto, è un terreno quanto mai scivoloso sul piano etico e legale: meglio delegare a professionisti esperti la valutazione e la gestione della procedura.
Per le aziende, per il pianeta
Talvolta siamo precipitosi nel decretare la morte di un imballaggio.
Un professionista della fustameria potrebbe sorprenderti proponendoti di optare per un servizio di lavaggio e riconsegna di fusti e cisternette, dilazionando così nel tempo il grande passo dello smaltimento.
Quando in effetti lo stato dell’imballaggio sia tale da renderlo inutilizzabile dopo il solo lavaggio, entrano in gioco i servizi di bonifica, recupero e ricondizionamento.
In questa fase fusti e cisternette, ritirati presso il cliente con speciali autocarri, vengono sottoposti a numerosi e meticolosi interventi di pulizia e ripristino: dall’eliminazione di ogni residuo (che verrà poi smaltito ecologicamente) alla risagomatura, dalla bordatura alle finali e severissime prove di tenuta.
Tutti questi passaggi, eseguiti con l’ausilio delle più sofisticate tecnologie sotto l’occhio attento di professionisti altamente specializzati, restituiranno gli imballaggi alla loro seconda vita.
Nel caso il ricondizionamento non fosse possibile, si dovrà provvedere allo smaltimento che verrà comunque effettuato nel rispetto dei più rigorosi standard di sostenibilità ambientale; naturalmente ci si accerterà che il destino dell’imballaggio arrivato a fine vita sia il riciclaggio e non la dispersione nell’ambiente.
Insomma, se è vero che il nostro tempo ci pone davanti a sfide sempre più stressanti è altrettanto vero che c’è chi queste sfide le raccoglie, fornendoci soluzioni rispettose della legge e del pianeta.
Per maggiori informazioni non esitate a contattare Fustameria Ecologica.